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L’importante è capirsi

01/12/2008

Il dibattito sul rinnovamento del Pd ferve e imperversa ormai un po’ ovunque. Consapevole del fatto che nessun essere umano potrebbe mai arrivare in fondo a una simile sfilza di link, che rimandano a una simile sfilza di post, ciascuno dei quali contiene a sua volta decine di commenti in cui il dibattito si allarga e poi si restringe e infine rimanda ad altri post, che contengono altri link, che rimandano ad altri commenti, non credo sia il caso di intrattenervi ulteriormente sul tema. Quello che penso l’ho già spiegato diffusamente (vedi il primo link della sfilza). Però una cosa mi resta da aggiungere, per chiarezza, alla risposta che ho dato nei commenti a Luca Sofri (vedi l’ultimo link della sfilza), che mi chiedeva cosa pensassi delle dichiarazioni di D’Alema sulla necessità di un ricambio generazionale nel Pd. Ebbene, se con “nuova generazione” D’Alema intendesse, poniamo, Enrico Letta – se cioè in nome del ricambio generazionale appoggiasse la sua candidatura alla guida del Pd – e se alla sua candidatura si contrapponesse, poniamo, quella di Pierluigi Bersani, io voterei Bersani. E non perché io sia pregiudizialmente ostile al ricambio generazionale, ma per la semplice ragione che Bersani è di sinistra. E a me, sarò antiquato, ma questa pare ancora la cosa essenziale, e dirimente.

19 commenti leave one →
  1. 01/12/2008 23:57

    quando fai così, ti preferisco a rubicondi

  2. 02/12/2008 00:13

    che poi dovresti spiegargli chi è rubicondi a cundari

  3. francesco cundari permalink
    02/12/2008 00:15

    l’avrei capito subito, se avesse detto semplicemente rossano!

  4. 02/12/2008 00:18

    poi dice perché perdete le elezioni

  5. 02/12/2008 09:36

    Sono d’accordo: anch’io vorrei per la mia bambina una babysitter che abiti vicino a casa nostra. Però se abita vicino e ha precedenti penali per maltrattamenti, allora preferisco una che venga dall’altro capo della città. Ci sono sempre dei però a disposizione. Ciao, L.

  6. francesco cundari permalink
    02/12/2008 09:45

    il punto è proprio cosa è dirimente (il non avere precedenti per maltrattamenti del tuo esempio) e cosa è solo auspicabile (l’abitare vicino). se non ho capito male il tuo commento, mi pare che tu stia dicendo che per te l’importante, nello scegliere un leader politico, è che sia giovane, e l’auspicabile che sia di sinistra. per me è il contrario.

  7. 02/12/2008 12:04

    io ho fatto il mio endorsement per Alfredo Reichlin.

    Mi riferivo al dibattito sul “ricambio”, ma forse bisognerà estendere l’endorsement alla leadership

  8. 02/12/2008 12:23

    però ci vuole anche una logica, nelle priorità. cioè, se quel che conta è che il segretario di partito, crescendo, abbia guardato i nostri stessi cartoni animati, allora mi pare che il quartiere debba far premio sulla fedina penale, per la babysitter. tanto qua siete tutti garantisti, no?

  9. 02/12/2008 14:49

    Tra l’altro, se per “precedenti penali per maltrattamenti” si intendono le responsabilità pregresse nella poco gloriosa storia contemporanea della sinistra italiana, non è che Veltroni (segretario del minimo storico) sia un incensurato…

  10. 02/12/2008 15:30

    Cioè, io sarei quello che vuole uno giovane anche non di sinistra? Che faccio, ti spiego che no, non è vero, o mi cadono le braccia?
    La mia priorità è avere, come ho già detto a costo di essere preso in giro dai superficiali, che vorrei un partito laico, moderno, democratico e di sinistra. Queste cose hanno un significato e un valore, e non sono per niente generiche e ovvie (soprattutto nel Pd di oggi). Chiunque le procuri, avrà il mio appoggio. Tendo a pensare, se è questo a cui ti riferisci, che la logica e l’esperienza suggeriscano che non le otterremo contando sui vecchi dirigenti del PD e della Margherita.
    Questo si può dire?
    L.

  11. francesco cundari permalink
    02/12/2008 16:10

    Luca, per carità, si può dire questo e si può dire pure quello che credevo dicessi prima, con la storia della babysitter (evidentemente devo essermi perso nei meandri della metafora). in ogni caso non c’è motivo di farsi cadere le braccia. se per te, nello scegliere un leader, prima bisogna vedere se vuole un partito laico, moderno, democratico e di sinistra, e poi, semmai, la sua età, direi che siamo sostanzialmente d’accordo (al limite, nella gerarchia delle priorità, io non metterei la laicità al primissimo posto). Ma se siamo d’accordo che queste sono le priorità, non capisco perché fare una battaglia sul ricambio generazionale, invece di farla per un partito che sia realmente democratico, di sinistra, laico e moderno (io preferirei quest’ordine, ma sono disponibilissimo a ogni mediazione). e se il senso del tuo ultimo commento è: dobbiamo cominciare da lì perché questa battaglia solo i giovani potranno farla, ti rispondo che mi pare un paralogismo, o quanto meno un assunto indimostrato. E che personalmente sono convinto del contrario, e cioè che in politica i “migliori” possano emergere solo da una competizione aperta e democratica, e che dunque la priorità delle priorità sia garantire che la competizione sia tale, a tutti i livelli, invece di auspicare l’avvento di un leader più o meno giovane e illuminato, che essendo giovane e illuminato dovrebbe regalarci tutte queste belle cose, a cominciare dalla democrazia (personalmente, infatti, ho sempre pensato che la democrazia non si esporta né si importa, ma si conquista sul campo, proprio come la “leadership”, il ricambio, eccetera)

  12. 02/12/2008 17:44

    Guarda, io che siamo d’accordo lo vado pensando da tempo: le cose sensate di solito mettono d’accordo, oppure si ha un basso giudizio dell’intelligenza altrui o delle sue ragioni. E ogni volta cerco di smontare le inclinazioni a cercare i disaccordi, le distanze, le obiezioni, che so essere più divertenti.
    Io non ho mai fatto una battaglia “per il ricambio generazionale”, perché non confondo i mezzi con i fini. Il fine sono le cose che ti ho scritto – in ordine sparso! – e siccome non mi basta individuare il fine, ma cerco anche dei mezzi per raggiungerlo, credo che quelle cose si ottengano solo con un ricambio della classe dirigente, e credo che una classe dirigente più giovane – fatte salve le altre competenze e capacità – sia più attrezzata a ottenerle.
    Oltre a essere attrezzata per ragioni bassamente biologiche: se oggi un settantenne in gamba può essere in gamba quanto un trentenne in gamba, tra vent’anni non sarà più così, inevitabilmente. E se non ce ne saremo occupati adesso, ci troveremo come ci troviamo oggi, a parlarne tra pre-vecchi.
    L.

  13. 02/12/2008 18:14

    non vorrei intromettermi ma a me non sembra diciate la stessa cosa (che poi possiate trovare un punto d’intesa e altro discorso), ma per capirlo basta passare ai nomi per farsi un idea: luca tira fuori un nome delle nuove leve che vorresti segretario in pectore e novanta su cento io e francesco ti rispondiamo che bersani è meglio ancora per dieci anni. d’altronde basta vedere di là: carfagna e gelmini vanno bene perchè giovani?
    questo te lo dice uno che è giovane e che considera persino luca troppo inesperto per certi ruoli… (assunto che hai una vita fantastica e quindi bla bla bla).

    il tutto per tornare al punto di partenza: l’età conta poco, conta il pensiero, la persona, l’esperienza e la storia personale…

  14. 02/12/2008 19:38

    cazzo, lo sapevo: ho perso l’attimo.
    mentre ero pronta a farti il culo, tu e i tuoi binettismi di merda, e non metterei laico per primo, e che sarà mai la pena di morte ai froci, mentre ero sul punto di disconoscerti da michetto e a tradirti con sofri come neanche annie quando si lasciava adottare dopo che candy si era finta una piscialetto per restare con la michetta sua, ecco che questo mi recede, e mi sparge l’ordine delle priorità, e non è più laico manco lui, l’unica cosa buona che avesse (traduzione: l’unica cosa che aveva in comune con me.) ma cazzo.
    forse non diceva sul serio.
    forse era semplicemente travolto dalla furia del non ho mai detto questo e non ho mai detto quello, e quale battaglia gerazionale a me i giovani mi stanno sul cazzo, e il mio candidato è sempre stato alfredo reichlin, e… e si è confuso. dai. sì. è così. per forza.
    in caso contrario: chi comunica ad adinolfi che l’hanno lasciato solo? temo per le sue coronarie, e anche che non bastino i popcorn.

  15. dalemiano permalink
    02/12/2008 20:28

    “credo che quelle cose si ottengano solo con un ricambio della classe dirigente, e credo che una classe dirigente più giovane – fatte salve le altre competenze e capacità – sia più attrezzata a ottenerle” [Sofri al 12]: è semplicemente indimostrabile.

    P.S. Hillary Clinton è più “vecchia” di D’Alema (o D’Alema è più “giovane” di Hillary Clinton).

  16. 02/12/2008 20:50

    Nome? E se avessi un nome non l’avrei già fatto? Non starei lavorando per lui, guidandogli la macchina, stirandogli le giacche, se avessi un nome da proporre come leader del PD?
    È proprio di questo che sto parlando, di creare le condizioni per costruire una futura classe dirigente del PD, una seconda fila che al momento non esiste, un futuro a questo partito. Ci sono le europee? Vogliamo mandarci i soliti trombati, già deputati, ex questo o quello, o delle persone capaci che possano investire su quel ruolo e quell’impegno? C’è il consiglio di amministrazione Rai? Vogliamo mandarci i soliti anziani stimati tesori di esperienze rai, oppure? Ci sono i ministeri ombra? Non era meglio usarli in un altro modo, facendoci crescere altre opportunità e capacità? Ci sono le puntate di ballarò e Porta e Porta? Devono sempre andarci Rutelli, Fassino e D’Alema? Eccetera, moltiplicato per mille casi in cui si può investire sul futuro o sedersi sul passato.
    Ma se siamo solo in grado di discutere in termini di “questo è meglio di quello”, poi non venite a lamentarvi che ci vuole un progetto e i contenuti e bla bla bla.
    L.
    p.s. dalemiano, il mio assunto è indimostrato (mentre è forse dimostrabile, mettendolo in pratica), ma quello per cui gli attuali dirigenti non sono stati capaci di fare del PD quello che doveva essere è dimostrato. Tra le due, scegli tu.

  17. Lawrence Summers permalink
    02/12/2008 22:43

    Hi Luke, maybe Roberto Giachetti ? Young and Angry ?

  18. francesco cundari permalink
    02/12/2008 23:04

    Sul fatto che gli attuali dirigenti non siano stati capaci di fare del Pd quello che avrebbe dovuto essere mi dichiaro pienamente d’accordo, e proporrei di chiudere qui una discussione che altrimenti temo cominci a farsi ripetitiva (rimandando ad altra occasione la discussione su cosa il pd avrebbe dovuto essere, su cui non credo saremo altrettanto d’accordo, ma magari invece sì, chi lo sa)

  19. Lawrence Summers permalink
    03/12/2008 11:58

    between saying and doing, lies half the Sea….

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