Personalmente, preferirei la democrazia
Non vorrei fare la parte del nostalgico o del bastian contrario, tanto meno quella di chi crede di saperla più lunga di tutti. Vorrei solo dire che io, personalmente, continuo a pensare che chi sia più adatto (più competente, più bravo, più simpatico) a guidare un paese, un partito, un universo parallelo o un condominio dovrebbe deciderlo la maggioranza dei cittadini, elettori, iscritti, abitanti o condomini. Dispostissimo a discutere con chiunque pensi di avere idee migliori, per carità. Solo, prima di avanzarle, inviterei i proponenti a riflettere sul fatto che idee simili alle loro sono state già avanzate parecchie volte in passato – più o meno da Platone in poi, dove l’accento cade sul “poi” – e almeno finora, obiettivamente, non è che abbiano dato prove molto convincenti.
Per essere chiari, non è che sia molto nuova la tesi secondo cui un tempo “le élites provavano a fare cultura” e in politica “si aveva il fegato di fare scelte illuminate e impopolari”, mentre poi “la democrazia e la sua forma mercato hanno prevalso” con la “bassa demagogia” e il “trionfo delle vanità immediate”. A dirla tutta, sospetto che non fosse nuova nemmeno ai tempi di Platone – mi pare lo dicesse già un presocratico di cui non ricordo il nome, molto prima di lui – ma di sicuro non è nuova, né condivisibile, oggi.
sperare che le maggioranza elegga i migliori non mi pare una cattiva sintesi, da Platone in poi.
Che fosse Eraclito di Efeso detto l’Oscuro (e dagli amici “Il simpatico bastardo”)?
Non è una tesi nuova, no. Mi dispiace. Luca.
p.s. quanto al tuo, “personalmente” (non con i tuoi amici, quindi?), pensare che dovrebbe deciderlo la maggioranza eccetera eccetera, è una tesi altrettanto vecchia e anche piuttosto condivisa. Appena trovi qualcuno che la contesti, chiamami.